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Lettera ad Adriano Celentano: l’azzurro si è sbiadito e in treno se n’è andato

tenderneve
Caro Sig.Celentano,
quando è uscito “Azzurro”, nel 1968, nessuno di noi era ancora presente nel mondo.
Da quando siamo nate, quella sua canzone è entrata dentro di noi, dalla televisione alla radio, dai concerti a quelli delle cover band, dalle feste di paese alle serate chitarra e fuoco, insomma ognuna di noi ha legato immagini ed emozioni a quella sua canzone. Quindi grazie.
Poi il gioco si è rotto, frantumato all’improvviso, quando abbiamo visto la pubblicità dell’altro treno italico.
Sono spariti i ricordi, le emozioni, è finita la magia.
Ora, ogni volta che la ascoltiamo, pensiamo alla pubblicità.
Pensiamo ad un treno pieno di gente che sorride, che si incontra, che parla, che si aiuta e che si saluta. Le famiglie dei mulini salite sul treno azzurro italico.
Aveva creato una canzona immortale, piena di emozioni in ogni persona.
Non sappiamo il resto del mondo, ma per noi è finita.
Quindi, non più grazie, ma solo una parola: Perché?
Per soldi?
Speriamo che ne abbia davvero bisogno, caro Sig.Celentano, perché i soldi che le hanno dato, non varranno mai una sola emozione che quella sua canzone ha perso.
Prima, carissimo Sig.Celentano, avrebbe dovuto confrontarsi con Jim Morrison, perché, forse, le avrebbe detto che una canzone non deve essere mai svenduta. Forse, le avrebbe detto anche che una canzone svenduta perde la sua immortalità. E forse, avrebbe aggiunto che se svende una parte di sé, come la faccia o una sua opera, svende pure sé stesso.
Certo, potrebbe anche fare peggio, potrebbe vendere se stesso alle pubblicità del gioco d’azzardo (come il lotto o il gratta e vinci) o delle banche (magari armate!).
Ma non si preoccupi, Sig.Celentano, anzi, se non avesse accettato, avrebbe rischiato di soffrire di solitudine (nel club di Jim sono rimasti davvero in pochi).
E invece? E invece è entrato a pieni titoli in un “prestigiosissimo club”, dove siete talmente in tanti che si rischia il posto in piedi o l’overbooking! (Claudio e BisioPiero e Chiambretti – Fabio e Fazio – FiorelloLuca e PaoloLuciana e Letizzetto, solo per citarne alcuni)
Azzurro?
Si è sbiadito e, in treno, se n’è andato.
Per sempre.
Che peccato.
Pace

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