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Angeli alle Fermate

Rimarranno lì con il naso all’insù

a guardare la città che sale,

leggera leggera.

(La città che vogliamo, la voliamo con le ali, AngelMir)

Andiamo matti per i pianeti luminosi e in movimento.

(Lo Stormo Angelico)

Angeli alle fermate è un progetto dell’Associazione Culturale Teatro dei Mignoli realizzato nelle città di Bologna e Genova dal 2007 al 2012 con il sostegno delle rispettive amministrazioni comunali e delle loro politiche sulla sicurezza.

Un progetto legato a una nuova forma di teatro di strada e una drammaturgia urbana che, partendo dall’im- maginario di wendersiana memoria, ha avvolto le fermate e gli autobus con le sue piume per più di 400 serate in cui animatori e attori con simbolo della Città al braccio e ali sulle spalle hanno dato vita a un presidio poetico fatto di relazioni umane, informazioni, aiuto, ascolto e vicinanza. Gli Angeli hanno fatto da collante, creato relazioni, portato sorrisi, stemperato le percezioni negative, i timori, ma hanno anche dato l’immagine di una città accogliente alle tante persone incontrate alle fermate e sugli autobus.

«Tutto è nato una decina di anni fa nella mia testa di autore e teatrante; – dichiara Mirco Alboresi, fondatore del progetto – ho cominciato ad elaborare l’idea di un nuovo teatro di strada, un teatro che lavorasse per creare cambiamento, per modificare comportamenti utilizzando anche tecniche comunicative di forte impatto; volevo lavorare contro la comunicazione negativa e acceleratrice dell’individualismo puro, delle divisioni sociali e culturali e della mancanza del concetto di bene comune.

Per fare questo dovevo creare dei personaggi, delle nuove maschere, con una loro personalità ed una loro storia, che potessero relazionarsi attraverso la loro interpretazione con le persone in strada ed in più queste figure, per essere credibili e per poter girare liberamente, dovevano essere istituzionalizzate e riconoscibili.

Sembrava follia pura. (…) Poi vidi Il Cielo sopra Berlino” di Wim Wenders; (…) Questi angeli curiosi, questi angeli bambini, questi angeli desiderosi di essere umani, li avevo trovati, questi angeli erano i miei personaggi erano coloro che portavano il messaggio che cercavo, attraverso le piccole cose riscoprire il bello della vita e dei rapporti con gli altri».

Il progetto, iniziato ufficialmente il 14 Febbraio 2007, «una data non scelta a caso, perché sottolineammo che iniziare il progetto quel giorno per noi era un atto di amore per la città», conta ad oggi più di quaranta volontari formati, circa 400 uscite serali, accompagnamenti e la presenza e animazione in numerose iniziative della città.

Dal 2011, il progetto è “volato” anche nella città di Genova.

Oltre all’attività alle fermate degli autobus, gli angeli hanno esportato le loro esperienze in altri luoghi e con altri progetti.

A Bologna: Angeli in Collina (Parco San Pellegrino e Villa Spada), Angeli sui Tetti (Cassero di Porta Saragozza e qualche grattacielo ospitevole), Angeli nel Parco (Reading sul Fiume Reno), “Le Piazze delle Briscole” con cui attraverso il gioco si aiuta la gente a conoscersi, “Il Festival In & Out, La Cultura in Condominio”, per portare cultura e socialità nei condomini relazioni, Trekking Teatrali, Banda Riciclantee Ai 300 scalini..

A Genova: Festival Internazionale di Poesia (con il ruolo di butta-dentro, accompagnare le persone dalle fermate verso i luoghi caldi del Festival); Ferm-Arte: giovani artisti si sono esibiti alle fermate; Reading poetico sul tema Donna; il Sogno nel Bidone; Fiera della Maddalena e infine la recente partecipazione all’edizione 2012 del Suq Festival, festival delle culture del mondo.

Gli Angeli sono diventati, inoltre, editori con “Carta Bianca”, il free press dell’associazionismo e della comunicazione positiva.

Così turisti, studenti, anziani, nuovi e vecchi cittadini hanno spostato lo sguardo o staccato le cuffiette e si sono proiettati in un altro mondo…

Perché come dice il poeta:

…quando il bambino era bambino aveva paura di fronte ad ogni estraneo, 

ma la curiosità vinceva la paura.

Le fermate degli autobus e gli incontri che queste hanno riservato, sono state fonte d’ispirazione per gli Angeli, che hanno annotato pensieri, racconti, emozioni, storie, in personalissimi Report o Bollettini di Volo.

Questo libro li raccoglie e ci permette di volare con loro.

Scheda del libro

TitoloAngeli alle fermate

Sottotitolo:

Bollettini di volo, riflessioni, pensieri e ricette degli Angeli alle fermate di Bologna e di Genova.

Autori: Angeli alle fermate (angeliallefermate.it)

A cura dell’Associazione Culturale Teatro dei Mignoli (teatrodeimignoli.com)

Fotografie di Giovanni Oscar Urso (photourso.com)

Progetto Grafico: D-Sign (dsign.it)

Tipografia: Tipografia San Martino (sanmartinostampa.it)

Edizioni: Across Alive (acrossalive.com)

ISBN: 9 788890 788307

Numero di pagine: 272

Prezzo al pubblico: 10,00 €

Foto di copertina: alcuni Angeli alla fermata Rizzoli nel centro di Bologna.

Retrocopertina: Tramonto prima dell’iniziativa Volo sulla città. Autori e angeli sui tetti, Giugno 2011.

Across Alive

Ci dicono da sempre che sono necessarie e noi, convinti, ci siamo abituati alle guerre, ma ora stiamo rischiando l’indifferenza. AcrossAlive è un Collettivo Umano nato nell’Aprile 2011. Siamo un gruppo di persone unite dalla voglia di cambiare quello che non ci piace e lasciare per chi verrà un mondo più umano e di pace; l’esigenza di diventare gruppo editoriale nasce dalla volontà di pubblicare “Afagnistan, Agfanistan Afganistan”, il diario personale di uno di noi, scritto durante i sei mesi vissuti come infermiere nell’ospedale di Laskar-Gah. Proprio per l’attenzione a fare scelte, dalle più grandi alle più piccole, portatrici di pace, abbiamo deciso di: – essere indipendenti, per evitare qualsiasi censura – dare voce a tutti coloro che scrivono articoli (attraverso il nostro blog) o libri (attraverso la nostra casa editrice), purché siano promotori di pace e/o contro violenze e soprusi, che essi siano fisici, psichici o sociali. – autodistribuirci in tutta Italia ma solo a librai o esercizi indipendenti – non farci pubblicità, ma fare promozione sul campo (Infiltrazioni Sociali) e sfruttare al massimo il passaparola. Queste scelte rispetto alla società in cui viviamo risultano impopolari e, sicuramente, non ci agevolano nella diffusione; ma noi crediamo che un mondo di pace si costruisca mantenendo sempre la coerenza in tutte le fasi, lentamente, seminando quotidianamente.