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Afagnistan Agfanistan Afganistan

Sinossi del Libro/Diario

L’autore, Andrea Filippini, infermiere e scrittore per passione, è stato “obbligato” alla sua prima opera letteraria. Il libro è un diario di bordo, come dice il sottotitolo stesso, “del viaggio più estremo nel bene e nel male”, sono le istantanee quotidiane dell’esperienza dell’autore come infermiere presso l’ospedale “di guerra” di una importante Ong a Lashkar Gah, nel Sud dell’Afghanistan, la raccolta di mail personali durante quei sei mesi che personali dovevano restare. La scelta di renderle pubbliche è stata fatta in seguito al veto posto dalla stessa Ong sul documentario realizzato insieme a due amici, un videomaker e un musicista. «Questo libro – dichiara Andrea Filippini – rappresenta il mio piccolo mattone nell’umana rivoluzione contro la guerra. Come dice Terzani, e tanti altri prima di lui, la storia esiste solo se qualcuno la racconta. Possono accadere eventi di ogni tipo ma se qualcuno non ne lascia una traccia è come se non fossero mai avvenuti. Ora le storie, i volti e le emozioni delle persone che ho incontrato in quell’ospedale sono storia e possono essere conosciuti da chiunque vorrà e, con loro, le atrocità e la violenza di quella cosa che esiste ancora: la guerra».

Lo stesso autore è anche Editore del libro, completamente autoprodotto e autofinanziato con la liquidazione della professione di infermiere, grazie all’appoggio umano e professionale di un team che ha creduto nel progetto. Poiché l’autore e l’ONG hanno una divergenza di opinioni in merito alle modalità di comunicazione di cosa vuol dire guerra, nel libro ed in ogni comunicazione ad esso relativa, non è mai fatto il nome reale della ONG stessa, ma uno pseudonimo, Across Alive, che è poi diventato il nome del progetto editoriale, un Collettivo Umano per la Libera Informazione.

Scheda del Libro

Pubblicazione: 26 Aprile 2011;

Numero di Pagine: 304 (288 nella prima e nella seconda edizione);

Prezzo al pubblico: 15,00 €;

Foto di copertina: “Piiiiis Fratello” (Leggi Peace = Pace) Il saluto di pace nato da una notte brava con i suoi amici del “Senato Bolognese”, poi diventato il segno di riconoscimento della “tribù dei nani e delle principesse” (tutti i bambini delle sue corsie). Ritratte le mani del protagonista e di un bambino di 8 anni vittima del “fuoco amico”: «Il bambino a cui mi sono legato di più, forse perché l’ho vissuto per gli ultimi tre mesi (quando sono tornato in Italia era ancora ricoverato!)»;

Retrocopertina: Un ritratto di Andrea fatto da un tecnico di radiologia Afgano che rappresenta in maniera efficace il modo in cui l’infermiere era percepito ed accolto dagli afgani;

In omaggio con il libro un piccolo gadget: il Segnalibro, la riproduzione dell’opera a tecnica mista “Sfogo” di Francesco Faina (2011), creata in seguito alla lettura del Diario stesso a cui va il nostro caloroso abbraccio;

Scheda Across Alive

Ci dicono da sempre che sono necessarie e noi, convinti, ci siamo abituati alle guerre, ma ora stiamo rischiando l’indifferenza. AcrossAlive è un Collettivo Umano nato nell’Aprile 2011. Siamo un gruppo di persone unite dalla voglia di cambiare quello che non ci piace e lasciare per chi verrà un mondo più umano e di pace; l’esigenza di diventare gruppo editoriale nasce dalla volontà di pubblicare “Afagnistan, Agfanistan Afganistan”, il diario personale di uno di noi, scritto durante i sei mesi vissuti come infermiere nell’ospedale di Laskar-Gah. Proprio per l’attenzione a fare scelte, dalle più grandi alle più piccole, portatrici di pace, abbiamo deciso di: – essere indipendenti, per evitare qualsiasi censura – dare voce a tutti coloro che scrivono articoli (attraverso il nostro blog) o libri (attraverso la nostra casa editrice), purché siano promotori di pace e/o contro violenze e soprusi, che essi siano fisici, psichici o sociali. – autodistribuirci in tutta Italia ma solo a librai o esercizi indipendenti – non farci pubblicità, ma fare promozione sul campo (Infiltrazioni Sociali) e sfruttare al massimo il passaparola. Queste scelte rispetto alla società in cui viviamo risultano impopolari e, sicuramente, non ci agevolano nella diffusione; ma noi crediamo che un mondo di pace si costruisca mantenendo sempre la coerenza in tutte le fasi, lentamente, seminando quotidianamente.

Scheda dell’Autore: Andrea Filippini

Nato a Bologna all’inizio degli anni settanta, è Infermiere dal 1989, dopo 6 anni presso il Dipartimento di Emergenza in Chirurgia Generale e Pronto Soccorso Ortopedico, si trasferisce nel Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica al Sant’ Orsola per quasi 12 anni (1996-2007). Nel 2010 si dimette da un posto a tempo indeterminato perché non accetta più il concetto di Ospedale come Azienda.

Oltre all’attività ospedaliera, è anche attore e regista, ricercatore dell’applicabilità dell’arte teatrale nell’assistenza, teorico fondatore dell’Infermieristica Teatrale, progetto che esplora, appunto, e propone il teatro come ulteriore strumento di relazione interpersonale tra chi sta male e chi aiuta, stimolando le strutture sanitarie a fornire un percorso teatrale (accreditato ECM) per i propri dipendenti; per ora solo attraverso Laboratori, Congressi, Convegni, Seminari, ma è sempre in cerca e in attesa di un ospedale che decida di finanziare la ricerca a lui e ai suoi colleghi infermieri e teatranti. E’ fermamente convinto che: «Un infermiere che regala buonumore con la sua arte e la sua professionalità, fa bene in primis a se stesso, poi all’equipe assistenziale e soprattutto fa molto bene alle persone malate».

È un membro del Teatro dei Mignoli, Associazione Teatrale bolognese, e parte dei lroroinnumerevoli pregetti: Angeli alle fermate, Festival In&Out-la Cultura in Condominio, Banda Riciclante, Trekking teatrali e Ai 300 scalini.

Da ottobre 2020 è docente precario di scuola primaria.

Presentazione Libro

La presentazione del libro è stata fatta in giro per la penisola, un centinaio nei primi 1000 giorni di vita, a volte accompagnata da musicisti, altre con le domande degli stessi librai o di personalità locali come giornalisti, scrittori o filosofi, e talvolta da solo, in un canovaccio teatrale scrittore-pubblico, in cui interagisce direttamente con il pubblico. Lui e la sintesi si sono separati alla nascita e si sono ritrovati dopo 40 anni. Stanno ancora facendo conoscenza. Ci vuole pazienza. Stanno lavorando per noi, ma soprattutto per loro.

di Andrea Floppy Filippini