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2 Agosto 1980-2013: un solo applauso.

Per non dimenticare.

Per non dimenticare eravamo in Stazione.
Per non dimenticare eravamo insieme a tutta la città.
Per non dimenticare il 2 Agosto 1980.
Per non dimenticare 85 vittime e 200 feriti.
Per non dimenticare che lo Stato non ci è mai stato,
o forse ci è stato per depistare
o forse ci è stato proprio per organizzare.
Caldo come quel giorno.
E come ogni giorno giudichiamo.
Parla Paolo Bolognesi. Ora è un deputato, ora è dentro. Buon lavoro.
10.25, tre fischi, un minuto di silenzio, un fischio e un lungo e intenso applauso.
Poi Virginio Merola. La nostra domanda è: ci è o ci fa? Fa un discorso talmente imbarazzante, sempre e solo secondo il nostro personalissimo parere, che dovrebbe essere solo fischiato o almeno lasciato nel silenzio, a seconda che la piazza lo veda cosciente e non cosciente di se stesso. E invece la piazza gli dona anche qualche applauso.
Laura Boldrini fa un discorso sentito e di belle parole, tanti applausi, ma noi da 33 anni aspettiamo i nomi.
Sapete quante belle parole abbiamo sentito?
Noi siamo stanche di applaudire le belle parole.
La piazza invece applaude.
E noi non capiamo.
Noi vorremmo altro.
Vorremmo una piazza che si riempie, che ascolta e che reagisce in un solo modo: silenzio.
Un solo applauso, lungo e infinito, alle 10.25 e poi silenzio ancora.
E se l’autorità di turno dice cazzate? Lo si fischia perché se viene per dire cazzate è meglio che capisca e che se ne vada.
Se viene per dire cose giuste e di buon senso, come la Boldrini, ben vengano, ma non è quello che noi vogliamo.
Noi vogliamo nomi.
E noi vogliamo quel giorno per abbracciarci, piangere e applaudire la verità.
Ma quel giorno non è oggi.
Quindi un solo applauso, alle 10.25
Per non dimenticare.
Pace

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